Il 2025 non è un segreto
Giovedì mattina, 19 dicembre 2024. Mancano due giorni di lavoro alla pausa natalizia e, nonostante qualche progetto da chiudere tiene ancora impegnate le diverse unit, nell’atmosfera si percepisce quel magico brusio che precede le feste, e le ferie.
Sono le 9:41 quando arriva un nuovo brief sulla scrivania. L’indomani chiudiamo il 2024 e con l’occasione possiamo condividere i momenti chiave di questi ultimi mesi. L’obbiettivo: raccontare come viviamo nel concreto i nostri valori, cita la mail. Dobbiamo salutare l’anno, fare gli auguri e proiettarci verso un futuro ricco di sfide e nuovi obbiettivi, specifica il brief. La consegna è proposta – tradotto, fissata – per lunedì 23 dicembre.
La prima reazione è una domanda: e questa volta cosa ci potremmo inventare? Un secondo dopo, abbiamo la risposta. Per venerdì è previsto un momento di condivisione e formazione con il team e, a seguire, la cena di Natale con l’evento più atteso: il Secret Santa. Situazioni diverse, più o meno informali, e perciò perfette per raccogliere qualche spunto, qualche numero e uno sguardo sull’anno che verrà.
Tra di noi c’è già chi si immagina a scrivere l’articolo sul tovagliolo del ristorante, ispirato da Philippe Starck e dal suo leggendario primo schizzo del Juicy Salif, l’iconico spremiagrumi a forma di alieno. Spoiler: i tovaglioli saranno di stoffa, niente da fare. Il reparto multimedia si attiva e comincia ad aggirarsi tra le scrivanie per immortalare dei momenti da agenzia. E ancora, c’è chi offre una tisana in cambio di qualche consiglio o un’idea per portare a casa il progetto. E possibilmente prima di lunedì.
Venerdì sera. Il team, ormai lievitato a una trentina di colleghe e colleghi, è seduto in tre tavolate. Si parla di viaggi, di tendenze tipografiche (le ink trap sono ufficialmente tornate in voga) e di figuracce irripetibili, mentre ci si improvvisa giudici di MasterChef. Ad un tratto, la responsabile del Secret Santa si alza, passa tra i tavoli e sentenzia: è giunto il momento.
Le regole sono poche e semplici. Nelle scorse settimane, a ciascuno di noi è stato affidato in modo casuale un o una collega a cui fare un regalo. La quota massima di spesa è stata fissata a cinque euro e si può riciclare. Partecipano tutti, dai nuovi arrivati a chi WABi l’ha sognata diversi anni fa.
Mentre i primi pacchetti vengono scartati, tra stupore, facce divertite, autori del regalo sgamati e altri più attenti a non lasciare indizi, viene naturale fare un parallelismo. In fondo, partecipare al Secret Santa è un po’ come gestire un nuovo progetto. Si ha una target persona, un budget e un obiettivo da raggiungere: la sua felicità.

Per colpire nel segno occorre conoscersi. Aver trascorso del tempo insieme, per esempio. Aver parlato, ma non solo di lavoro. Aver avuto opinioni diverse e, meglio ancora, essere riusciti a trovare un punto di incontro. Così, pacchetto dopo pacchetto, regalo dopo regalo, è come se il Secret Santa diventasse la lente attraverso cui vedere chi siamo e cosa ci unisce.
C’è la complicità delle vicine di scrivania che sapevano qualcosa ma non hanno detto nulla. C’è il supporto tra colleghi, che nonostante il budget risicato trovano un modo per dare il la alle rispettive passioni. C’è creatività in ogni regalino, dell’entusiasmo nel spiegare la scelta, curiosità nel capire il mittente, e pure una buona dose di sostenibilità: molti pensieri sono riciclati, confezione inclusa.
Tutti i doni parlano però di un anno trascorso insieme e della condivisione di tempo, idee, ambizioni personali e di gruppo. Il minimo comune denominatore? WABi. Un luogo in cui poter portare e sviluppare la propria personalità. Un’agenzia che cresce, grazie al gruppo e ai valori condivisi, confermando la vocazione di sostenere il proprio territorio e la sana ambizione di aprirsi a nuovi mercati, in Italia e all’estero.
A Secret Santa concluso, non ci sono più dubbi: il 2025 che abbiamo immaginato non è un segreto. Lavoreremo per andare lontano, pur rimanendo dove tutto è cominciato. L’agenzia resterà lo spazio dove le idee prendono forma, mentre il team sarà un’inesauribile fonte di ispirazione per ogni progetto.
Infine, cosa ancora più importante, il 2025 sarà l’occasione per rispettare un classico tra i propositi per il nuovo anno: imparare una nuova lingua. Ma questa è un’altra storia, che ci racconteremo più avanti.